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Marettimo

Marettimo

La più lontana delle Egadi, ma non meno attraente, forse la più accogliente per la gentilezza ed il garbo degli isolani, schietti ed orgogliosi.
Il paese, unico, fatto di case bianche e finestre azzurre, tutte così, accoglie i viaggiatori e lì li ospita, non vi sono strutture alberghiere. Ma va bene così.
La vita sociale in paese si svolge lungo una via, che parte dal bar Tramontana e finisce sul molo principale del porto, scalo sud, dove si svolgono le manifestazioni estive, tra cui un celebrato film-festival.
Fuori del paese le strate pavimentate finiscono subito, non occorrono nè ci sarebbe spazio per mezzi a motore, neanche una bici va bene, le vie del paese divenno subito sentieri, ci vogliono buone gambe e tanta acqua, comunque ci sono efficienti taxi-boat che coprono l’isola in tutta la sua estensione.
Il fatto è che qui non è solo mare ma anche percorsi di trekking che attraversano tutto l’isola, arrivano quasi a 700m, per questo l’isola è meta importante anche fuori estate.Ci sono boschi ed il verde è il colore prevalente, che contrasta benissimo con il blu profondo isolano.
Ma il mare è ovviamente l’elemento inevitabilmente dominante, mare greco-fenicio, ad ovest non c’è più terra per miglia e miglia.
Il paese è posto sul lato nord-est dell’isola, dove sono delle spiagge facilmente raggiungibili.
Vi sono diverse cale ed insenature, vere e proprie gemme di mare, sul lato di sud-ovest su cui i rilievi isolani scendono quasi a picco, in cui si arriva meglio in barca. Alcune sarebbero anche raggiungibili a piedi, ma i sentieri che vi arrivano sono dichiarati molto impegnativi, per camminatori esperti ed attrezzati. Vi sono molte grotte marine ed anfratti sottocosta, in cui si rilevano recenti avvistamenti della foca monaca.
In punta a nord, ben visibile dal paese ed elemento caratterizzante l’intero panorama di Marettimo, il castello di punta Troia, 80 minuti di trekking assolato ed impegnativo, ripagato dal mare che si offre ai piedi dell’ultima salita e dal panorama mozzafiato. Una guida turistica attende lo spossato viaggiatore dentro il castello, di cui narra le vicende storiche, quando fu costruita a difesa dei saraceni, poi abitata da religiosi e quindi, prima dell’Unità, infame prigione cui forono ddestinati risorgimentali. Ora accoglie un piccolo museo ed un centro di osservazione di biologia marina. Incredibile a dirsi, osservando il luogo e considerando le temperature, vi si celebrano matrimoni, anche d’estate.
Il carattere dell’isola completa il trittico delle Egadi, non porta il peso turistico o la nobile storia di impresa ed industria di Favignana, nè l’indolente dolce semplicità di Levanzo, la sua missione appare quella di tuffarsi, di lanciarsi verso il Mediterraneo occidentale, di lasciare un segno a chi lascia le nostre terre verso ponente, senza spogòiarsi delle sue ricchezze, scogliere affascinanti ed una comunità straricca di isolana umanità.

 

Lato orientale dell’isola, con il paese

 

Punta Troia al tramonto