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Ustica

Ustica

Ustica, 4 NM

Non c’è più da anni la linea da Napoli, per arrivare ad Ustica devi passare (si fa per dire, città-capitale superlativa) da Palermo. Il che rende, oggettivamente, l’isola lontana dalle rotte. Il ferry che va a Termini Imerese ci passa vicinissimo, per fartela sognare ma per poi ricordarti che l’insularità è qualcosa di impegnativo. Gli abitanti si lamentano di questa non-facilità di arrivo, limita il turismo. Se non altro, la distanza “educa” il turismo, i viaggiatori ed i turisti si allineano all’eleganza e alla grazia dell’isola. Vi sono due approdi, uno dentro il porto, un’altro a nord-est, un molo proteso nel Tirreno, inutilizzato quando il mare si ingrossa.
Isola vulcanica, non sempre è stata troppo lontana. Lo testimonia un insediamento dell’età del bronzo veramente notevole, un sito archeologico sopra la scogliera lato nord, a picco sul mare.
Pur essendo una piccola isola, un piccolo mezzo a due ruote è consigliabile, aiuta a velocizzare gli spostamenti e ti permette di vedere più posti e di salire sulle colline che dominano.
Il lato ovest è area protetta, vietata la balneazione, più oltre vi è un locale sulla scogliera che permette di adagiarsi sul tramonto dai mille colori mentre si gusta un prosecco.

Ovest dell’isola – Il vecchio faro di P.Cavazzi e piscina naturale – Torre di P.Spalmatore

Oltre, il vecchio faro, semi-abbandonato, che sovrasta la scogliera Il paese, l’unico, è carino, ben curato, accogliente come i paesani che conoscono il significato dell’ospitalità.
La parte sud è boscosa, vi sono alcuni sentieri che credo siano un tesoro per chi conosce la botanica, alberi, piante, fiori e specie che appaiono particolari e speciali.
Lontano, all’orizzonte, si scorge la Sicilia.
Il trekking è agevole, inizia dal paese e arriva sino al faro ed oltre, portarsi dietro molta acqua. E poi, il percorso dà la possibilità di uscire dal sentiero e scendere in mezzo agli scogli e fare un tuffo ristoratore.
Questo lato dell’isola è quella che è considerata un paradiso dei sub. La mappa che i vari diving espongono mostra vari punti di immersione, cigli, pareti e grotte sommerse, un mare generoso.
Un’isola elegante, non caotica, nessuna vera spiaggia essendo vulcanica, calorosa la gente usticana. Sole, accoglienza e nuotate tra gli scogli neri, hic manebimus optime.