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Molara

Molara

Molara, l’isola a tutto orizzonte

La storia geologica di questi luoghi, il parco naturale di Tavolara, Molara e Punta Coda Cavallo scorre a
ritroso i milioni di anni, lo storia umana parte da parecchio dopo, diciamo, ma a Molara sembra che l’uomo
sia e sia stao una presenza di trascurabile importanza.
Ma la natura ed il mare non si tirano indietro, e si offrono generosi al viaggiatore, soprattutto in questa isola
pur vicina alla madre Sardegna ma lontana dalle rotte turistiche celebrate.
La vicinissima Tavolara attira la maggior parte dei visitatori, anche quelli fuori stagione. L’isola è privata, la
visita può essere effettuato solo tramite un’associazione della zona che cura questo piccolo tesoro
naturalistico, difatto è un approdo scomodo, ma è pur sempre gran mare.
Essendo un’isola dell’est, l’avvicinamento mattiniero avviene con il sole negli occhi, che roteano tra il granito
di Tavolara, la presenza discreta di Molarotto e la macchia mediterranea di Molara.
In avvicinamento, la guida racconta di antichi insediamenti, di medioevali santuari, di perdute comunità, storie che incantano come il panorama, ma tutto evapora, diciamo così, nell’incanto delle piscine naturali di Molara, prima tappa del giro dell’isola.
Scogli e scoglietti in cui scivolare, tanto pesce che ignora questi umani sgraziati in acqua, riflessi sulle rocce
del sole che gioca sempre all’attacco, sbarco sulla spiaggia del viaggiatore scivolando sulla sabbia a mò di
alligatore mediterraneo.
Animale che non esiste, inventato per l’occasione, ma è proprio quello che si osserva. Singolari fenomeni
delle isole dell’est della Sardegna.

 

Le “piscine naturali” di Molara
Le sorelle dell’Est, sotto il sole estivo